Il Rosso di Sera
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MOTIVAZIONE
"C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà". Queste sono parole di Albert Einstein che condivido in ogni sillaba. Per il principio di curiosità, però, mi sono trovato, in una delle tante volte in cui ho affrontato questo aforisma, a chiedermi che cosa stimoli la volontà. Cosa viene prima del voler fare? La mia personale risposta a questo quesito, dopo diverse e ripetute riflessioni, è sempre stata la stessa. Prima della volontà viene la motivazione. L'ardente desiderio di raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo per soddisfare il nostro essere, le nostre passioni, la necessità di sentirci realizzati, ciascuno secondo la propria unica e irripetibile natura. Non c'è, a mio avviso, niente di più potente per poter spingere un essere umano a voler agire, azionarsi, mettersi in moto e creare qualcosa.
Leggendo la BIO immagino vi sia saltato facilmente all'occhio il mio approccio critico, che ha sempre portato a dare una mia interpretazione dei fatti, delle situazioni, degli avvenimenti. Raccogli le informazioni, analizza, rielabora, sintetizza: questo dovrebbe essere il processo mentale da mettere in pratica quando affrontiamo tematiche complesse che vogliamo approfondire al fine di cercare di capirci qualcosa di più. Accettare passivamente le informazioni, fermandoci a queste, evitando di eseguire gli altri tre passaggi fondamentali per avere una nostra idea, non porta quasi mai ad aggiungere valore al nostro modo di pensare, alle nostre riflessioni. Perché? Perché le fasi di analisi, rielaborazione e sintesi saremo spinti a farle soltanto ad una condizione, che è quella di dubitare, di mettere in discussione, di pesare e valutare con spirito critico tutto quello che ci viene quotidianamente propinato in forma fatta e finita, preconfezionato, pronto ad un uso rapido e indolore.
E' questa la motivazione che mi spinge ad attivare questo blog. Ogni giorno siamo inondati da informazioni somministrateci da media mainstream che cercano di inculcarci dei dogmi piuttosto che instillare in noi dei concetti che ci spingano a voler approfondire, a voler capire veramente. L'impressione che ho da molti anni, che si fa sempre più forte man mano che il tempo passa, è quella che l'obiettivo sia il comunicare una narrazione già scritta, piuttosto che l'informare i cittadini permettendogli di muoversi in maniera più consapevole nella società. Siamo giunti addirittura ad una fase i cui i social media, aziende private che lucrano grazie ai propri utenti, si permettono di decidere cosa possa essere scritto e pubblicato e cosa no, in un folle esercizio di limitazione della libertà degli esseri umani. Purtroppo, in un sistema in cui queste società detengono e muovono capitali in quantità ben superiori a molti paesi poveri, è impossibile senza modificare il sistema stesso impedir loro di perpetrare tali soprusi.
Per questi motivi ho sentito la necessità di creare uno spazio mio, uno spazio di confronto in cui ciascuno deve essere libero di esprimere la propria opinione, supportato dalle evidenze. Uno spazio in cui si possa costruire seriamente e ragionevolmente un'azione di raccolta di informazioni di interesse sociale che possano esservi fornite in modo da scardinare i dogmi preconfezionati che leggiamo ogni giorno sui giornali e vediamo nei tg. Questo spazio ha l'ambizione di essere un luogo in cui il dubbio, lo spirito critico siano protagonisti e spingano ciascuno a fare delle riflessioni. Qui si vuole stimolare il ragionamento a mente aperta, in modo da poter giungere a conclusioni che siano veramente nostre e non di chi ci vuole imporre le proprie. Sicuramente ciascuno di voi che passerà di qui, abitualmente od occasionalmente, avrà anche bisogno di coraggio: il coraggio di voler costruire una propria visione, indipendentemente da quella degli altri.
E' sicuramente mio dovere essere onesto fino in fondo. La mia natura è quella di completare il processo, non fermarmi alle informazioni, ma nemmeno all'analisi, alla rielaborazione. Non riuscirò, per mia indole, a limitarmi ponendovi interrogativi, ma vi presenterò anche la mia sintesi, le mie risposte. Mi sento, tuttavia, di sancire sin d'ora un patto con tutti voi che mi leggerete: sarà mia premura evidenziare a dovere i fatti, i dati oggettivi e distinguerli chiaramente dalle mie opinioni. E sarà con immenso piacere che leggerò le vostre, ove vogliate regalarmi l'onore di condividerle con me.