Ieri ho avuto un dibattito veramente costruttivo sul tema ormai predominante in quanto di maggiore incidenza per le nostre vite e la nostra libertà, ovvero la gestione dell'emergenza. Ciò che ho capito è che i miei interlocutori si focalizzano su un aspetto del problema, ovvero la severità della malattia Covid 19 e l'efficacia dei vaccini per ridurre ospedalizzazioni e decessi nel caso in cui la malattia si sviluppi in forma grave (ricordo che la probabilità di essere contagiati dal virus in questo momento è tendente allo 0 e qualora dovesse succedere la probabilità di sviluppare una forma sintomatica è del 5% complessivamente, tendente allo 0 nei giovani). Tutti argomenti che mi trovano perfettamente d'accordo.
Ciò che ho sottolineato, però, è che portare un ragionamento di questo tipo significa guardare solo ai benefici della vaccinazione senza contestualizzarli e si dimenticano i rischi e i costi. Ovvero si dimentica il tema di valutare per categorie (soggetti sani e soggetti con comorbidità) e per fasce d'età, il tema delle reazioni avverse o il tema della diffusione del contagio. "Come in un bilancio guardare ai ricavi senza guardare i costi" (cit.).
Ho portato alcune argomentazioni che sono state accolte o non confutate:
1) i vaccini sono sperimentali e autorizzati in forma provvisoria, non conosciamo quindi con certezza i rischi a breve termine, né a maggior ragione quelli a lungo termine, come non sappiamo quantificare con certezza l'efficacia
2) sappiamo per certo che un vaccinato può contagiare gli altri, sebbene non sappiamo in quale misura (le ultime informazioni ci dicono addirittura in egual misura a causa delle varianti), pertanto decade il tema del dovere civico o della scelta etica, ultimo argomento residuo per spingere chi non rischia o rischia poco a vaccinarsi
3) gli under40 deceduti per Covid senza altre patologie sono 41, le reazioni avverse nella stessa fascia di età sono la maggioranza nonostante la platea dei vaccinati sia molto ridotta rispetto a fasce d'età superiori
4) per un under20 sano la probabilità di sviluppare la malattia in forma grave è tendente allo 0, i decessi sono 0; simile è la probabilità per un under40 di sviluppare la malattia in forma grave
5) il mondo scientifico è diviso, ci sono posizioni diverse e molti luminari con titoli internazionali o h-index tra i più alti non concordano per nulla o in parte con l'attuale strategia di risoluzione
6) è plausibile che il virus abbia più probabilità di mutare a causa della vaccinazione
Sulla base di questi argomenti ho posto quindi alcune domande che vorrei integrare e porre anche a tutti voi e che trovate di seguito:
1) possiamo chiedere a un 20enne di vaccinarsi o obbligarlo a farlo pur sapendo che:
- non bloccherà il contagio, forse ne ridurrà la probabilità, ma il virus muterà e verosimilmente il 20enne avrà le stesse probabilità di contagiare di un non vaccinato
- se in salute, corre 0 rischio di ammalarsi in forma grave
- ha più probabilità di chiunque altro di dover affrontare una reazione avversa?
2) sarebbe etico impedirgli di andare a scuola in presenza se non si assume quel rischio a fronte di alcun beneficio per lui e alcun beneficio dimostrato per la collettività?
3) è accettabile l'introduzione di norme e leggi restrittive nei confronti di chi non si vaccina? È accettabile il tentativo da parte dello Stato di obbligare indirettamente le persone per non assumersi l'onere di imporre un obbligo vero?
4) è etico obbligare alcune categorie a vaccinarsi con un vaccino sperimentale?
5) è accettabile che il Presidente del Consiglio affermi che con il green pass si può accedere a luoghi di divertimento e svago con la "garanzia" di non essere contagiati quando è fattuale che questa sia una menzogna? E' accettabile che il Presidente della Repubblica parli di dovere morale nonostante l'argomentazione 2) sia un dato di fatto?
6) è accettabile introdurre un lasciapassare imponendo al cittadino
- di dimostrare di essere sano
- di esserlo soltanto rispetto ad un malattia che per protocollo ministeriale è curata con la vigile attesa?
7) non ritenete che sia pericoloso sdoganare l'introduzione di restrizioni delle libertà fondamentali per determinate categorie? Non pensate che una volta creato un precedente questo potrebbe ripetersi e prima o poi toccare a voi?
8) non ritenete che sia inaccettabile che nessun giornale riporti uno scenario completo nonostante le argomentazioni riportate siano inconfutabili e fattuali? Non ritenete inaccettabile che sui media mainstream si dia voce soltanto a medici, politici e osservatori completamente allineati alla narrazione?
9) non ritenete che sia inaccettabile che si provi soltanto ad ipotizzare, sia politici che giornalisti, di vincolare ad un pagamente le cure tramite il SSN solo per i non vaccinati? O di aggiungere una tassazione per i non vaccinati?
10) non ritenete scandaloso che il Ministero della Salute non ascolti medici che curano con successo da mesi i malati di Covid tramite protocolli ormai certificati da studi peer-reviewed? Non ritenete vergognoso che ci sia da aprile l'approvazione al Senato di una mozione che impegna il Governo a rivedere i protocolli di cura, ma sia rimasta lettera morta a vantaggio di tachipirina e vigile attesa?
Vi riporto infine un Atto di Sindacato Ispettivo presentato al Senato il 16/06/2021, molto interessante per chi volesse approfondire e verificare la veridicità di alcuni degli argomenti portati. http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1299973&fbclid=IwAR0ru26NH9pkMRFSKy04PwwaAFVlQg7X350bxPNnAauSMct3X_tiECh8qlA